In passato si riteneva l'anfora come simbolo del corpo che ospita l'anima, come dimostrerebbe la leggenda del vaso di Pandora che conteneva tutti i mali e tutte le virtù della razza umana. Inoltre questo recipiente rappresentava, e rappresenta tutt'ora, con le sue forme e con le sue rotondità, la femminilità e soprattutto la maternità, e per questo motivo può dunque essere considerato come contenitore di nuova vita.
L'anfora è, al contempo, contenitore e contenuto e rappresenta in ogni senso l'incontro-congiunzione di tutti i reciproci esistenti in Natura. Se, ad esempio, nella cultura cattolico-cristiana l'Anfora è il Cristo stesso, in cui si solvono e coincidono tutte le possibili contraddizioni, in alchimia essa esprime “la coincidenza degli opposti”, e in senso ermetico “l'identità di alto e basso” è così via. Insomma un simbolo di sintesi di tutto ciò che esiste in ogni ciclo di vita-morte-rinascita e sue trasformazioni.
L‘anfora è anche concepita come contenitore della conoscenza, del sapere, della magia e della spiritualità, fonte di rigenerazione e di equilibrio, simbolo medesimo dell’uomo, anch’egli contenitore di elementi.
Infine il versamento del liquido rappresenterebbe il continuo fluire della vita, il movimento incessante dell’energia, mentre l’anfora che lo contiene sarebbe l’agente riparatore fonte di rigenerazione. Il travaso dei liquidi simboleggerebbe, dunque, una sorta di alchimia psichica in cui l’individuo arriva alla purificazione.
fonti: http://anforah.altervista.org/elogioanfora/elogioanfora.htm , https://www.dormireinpiemonte.com/cognome-anfora/ , http://tarocchiartestoria.blogspot.com/
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