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venerdì 22 novembre 2019

#13 - L'ANATOMIA DELLA COSA

Provando a scomporre una conca si nota che essa è costituita essenzialmente di quattro parti.

1) L'orlo. 
2) I manici, che servono per facilitare il sollevamento dell'oggetto.
3) Il collo, stretta imboccatura per evitare la fuoriuscita accidentale del liquido all'interno.
4) Il corpo, capiente per trasportare più quantità possibile di liquido in una sola volta.

domenica 17 novembre 2019

#12 - I MATERIALI DELLA COSA

La conca è un oggetto completamente in rame, che viene lavorato usando la tecnica dello "sbalzo", in cui la lastra di rame viene battuta dall'artigiano con un particolare martello su un'incudine, entrambi lignei. 
Nella sua forma più tradizionale la conca è in rame stagnato all'interno, e in rame nei manici ed esternamente.

giovedì 14 novembre 2019

#11 - LA TASSONOMIA DELLA COSA

La conca è un oggetto che veniva usato già centinaia di anni fa. Nel corso dei secoli ha subito diverse variazioni nella forma e nelle dimensioni. Si è passati infatti da conche di forma cilindrica a quelle dai "fianchi" ristretti (a clessidra,che è la forma più moderna), dalle conche con uno o due manici fino ad arrivare a quelle che non ne hanno nessuno. 
La conca, inoltre, può o meno essere decorata con incisioni.









La conca ha visto mutare negli anni anche la sua funzione. Mentre in passato veniva usata per raccogliere l'acqua dalle fonti e portarla a casa per potersene servire, ad oggi viene utilizzato soprattutto come oggetto ornamentale. E' passata così dal contenere liquidi ad avere al suo interno elementi decorativi, quali ad esempio i fiori.




lunedì 11 novembre 2019

#10 - I PROVERBI DELLA COSA

proverbio 1: "Basta più una conca fessa che un sana" - ovvero Dura più una pentola malata, che una nuova (vive più a lungo un malsano che un sano).

proverbio 2: "Sci tale e quale alla conca che me porte alla fonte" - solitamente riferito alle bambine che arrabbiate o capricciose portano le loro mani ai fianchi. In questo caso, infatti, le braccia assumono una posizione simile a quella dei manici della conca.

mercoledì 6 novembre 2019

#09 - I NOMI DELLA COSA

Essendo uno degli oggetti tipici del borgo di Capistrello, ma più in generale della regione Abruzzo, il termine "conca" è già di per sé dialettale. In alcune zone della regione viene chiamata "conga" o, come anche nella regione del Molise, "tina".
In italiano potremmo definirla un' "anfora di rame" e da qui seguono le traduzioni in altre lingue: "copper amphora" (inglese), "amphore de cuivre" (francese),  "kupfer amphore" (tedesco), "anfora de cobre" (spagnolo),  "медная амфора" (russo),  "铜瓶" (cinese), "أمفورا النحاس" (arabo).


lunedì 4 novembre 2019

#08 - LA COSA

LA CONCA

La mia scelta dell'oggetto da analizzare è ricaduta sulla conca, a cui sono
particolarmente legato, infatti mi riporta alla mente parecchi episodi della mia infanzia soprattutto perchè la associo alla figura delle mie nonne. Quest'oggetto, infatti, non può mancare tutt'ora nelle abitazioni del mio paese ed in particolare in quelle delle persone anziane, ancora molto legate alla tradizione.

#07 - IL FILM

NOVECENTO

Novecento è un film del 1976 diretto da Bernardo Bertolucci. Dal genere drammatico e storico il film è ambientato in Emilia, regione di nascita del regista. Racconta le vite e l'amicizia di due uomini, il possidente terriero Alfredo Berlinghieri e il contadino Olmo Dalcò, impersonati in età adulta rispettivamente da Robert De Niro e Gèrard Depardieu, sullo sfondo dei conflitti sociali e politici che ebbero luogo in Italia nella prima metà del XX secolo.
Tra i vari luoghi scelti da Bertolucci per girare le scene vi è anche Capistrello, che per l'occasione si "trasforma" in Pianura Padana per permettere al regista di ambientare alla perfezione alcune scene del film. 

#06 - IL NOME DEL LUOGO

CAPUT CASTRORUM

Per quanto riguarda il nome di Capistrello sono diverse le ricostruzioni etimologiche che non hanno trovato supporto da archeologi e storici. La più gettonata è l'antica leggenda secondo la quale il nome deriverebbe dal latino "Caput Castrorum", ovvero "capo degli accampamenti" di epoca romana, espressione latina che è tutt'ora riportata sullo stemma municipale.
Più verosimilmente però il toponimo deriverebbe dal termine latino "Capistrum", ossia "cavezza", derivato dalla posizione geografica del centro situato a capo della stretta, cioè all'imbocco della Valle Roveto.










#05 - IL MITO

LA LEGGENDA DI LONGINO 

Una delle leggende che vengono narrate ancora oggi dagli anziani del paese è quella riguardante il legionario romano Longino.
Quest'ultimo, originario di Lanciano in Abruzzo, è il soldato che trafisse con una lancia il costato di Gesù sulla croce. Longino, insieme ad altri legionari di ritorno dalla Palestina, fu di istanza a Capistrello durante la realizzazione dei Cunicoli di Claudio. Furono proprio questi legionari romani che portarono a Capistrello il lupino, legume tipico del territorio Palestinese e per cui il borgo abruzzese è oggi rinomato, tanto che i propri abitanti sono conosciuti come "lupinari". A testimonianza della presenza dei legionari romani, e di Longino in particolare, a Capistrello si tiene tutt'ora ogni anno la rappresentazione del "Cristo morto", una tradizione che risale al Cinquecento ed in cui gli abitanti del paese reinscenano il momento in cui Longino trafigge Gesù con la sua lancia.


fonti: https://books.google.it/books?id=0FwqPEShxRYC&pg=PA461&lpg=PA461&dq=rappresentazione+del+cristo+morto+capistrello&source=bl&ots=NvrM71pL5G&sig=ACfU3U0b_-oDbSIq1fusLwciuP8eWa3z_w&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjnxrao-NDlAhUEDewKHVKrCdoQ6AEwAHoECAkQAQ

#33 - LA SINTESI FINALE

Nella realizzazione di questo blog non ho solamente scoperto e raccontato di un oggetto ricco di storia e tradizione, la "conca", ...